SI CHIAMA COUPLEPAUSA ED È LA MENOPAUSA DI COPPIA
Finalmente la menopausa non è più soltanto rosa a tinta unita!
Il 25 ottobre scorso, nel convegno Couplepause, un nuovo paradigma diagnostico-terapeutico per il benessere della donna e del partner nell’età di mezzo si è parlato di menopausa come un momento che investe e cambia tutto l’ecosistema della coppia, un fenomeno – dunque – totalmente relazionale, non più solo personale e femminile.
Quando la donna si avvicina all’età della menopausa oppure vi si ritrova coinvolta con qualche piccolo disagio, anche l’uomo – verosimilmente – si confronta con una condizione diversa da gestire, con i primi acciacchi e con un po’ di stanchezza in più sulle spalle per gli stessi carichi di lavoro di prima. Anche se per lui la fertilità non termina ci sono tanti altri cambiamenti fisiologici che possono interessarlo e che possono essere persino conseguenza diretta della menopausa della compagna.
“La coppia si evolve” – dice Rossella Nappi, ordinario di Ostetricia e Ginecologia all’Università di Pavia e autrice di “Sulla cresta dell’onda”, un fortunato libro divulgativo sulla menopausa – forse non avrà più la sessualità brillante di prima, però se c’è ancora voglia, sintonia, può aprire un nuovo capitolo. Lei si terrà in forma con l’esercizio fisico (per sé innanzitutto), non accetterà di lasciarsi andare, lui farà un check-up, controllerà il colesterolo, mangerà con più attenzione, starà meglio. La fisiologia influenza la psicologia, e la salute sessuale è un ottimo indicatore della salute in generale”
Nella cultura dominante la menopausa significa la fine della vita fertile addirittura per alcuni un segno ineluttabile di invecchiamento, di “perdita” di qualcosa. Il ruolo che oggi la donna può assumere nella realtà complessa in cui si integrano famiglia, lavoro, contesto sociale e culturale ci permette di pensare alla menopausa come un momento che non segna una fine ma l’inizio di una nuova fase, un cambiamento carico di stimoli e spunti per ripartire da te stessa.
L’amore in menopausa? Una risorsa, da coltivare insieme
Dicevamo della menopausa di coppia, del fatto che la menopausa femminile diventa anche un momento di riflessione per l’uomo, del fatto che il corpo che cambia suscita il desiderio di essere cercata in modo diverso.
Sono tante le coppie che non smettono mai di volersi e cercarsi, di incontrarsi e di amarsi. Ecco perché l’amore e la sessualità sono come una pianta da coltivare: vanno nutriti e seguiti costantemente, curati con attenzione, resi oggetto d’attenzione, protetti. Se la coppia ha il piacere di farlo insieme, non ci saranno battute d’arresto significative o vissute con apprensione.
Quando c’è qualche malinteso, accade per lo più per i non-detti, per le informazioni che si tacciono, per vergogna oppure per paura. Fatidica l’ansia da prestazione, per esempio. Se la donna prova dolore durante il rapporto e non ne parla con il partner, questi potrebbe interpretare in modo errato un rifiuto o una richiesta di interruzione. Se, al posto di spiegare, la donna avanza una scusa (il tristemente celebre “mal di testa”), il partner accoglierà questa informazione per quella che è, senza poter immaginare un problema di natura differente. A lungo andare, una serie di rifiuti potrebbero restare inspiegabili, se non con un allontanamento emotivo.
La cosa importante? È condividere, è sforzarsi di essere empatici, felici, complici, nella gioia sì, ma soprattutto nei momenti difficili, quando c’è bisogno di chiarezza, di comprendere i fatti per quelli che sono. È la menopausa: non una malattia, non una cosa brutta, non un motivo di onta o vergogna, ma un evento fisiologico, naturale e sintomo di salute che può significare, per il tuo partner: “Stiamo davvero diventando grandi insieme”.